Donazione del midollo osseo - Gruppodonatorisangue-bi.it

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L’ADMO  LAZIO ODV, Associazione Donatori Midollo Osseo e Cellule Staminali  Emopoietiche della Regione Lazio, è nata per  volontà di un gruppo di persone sensibili al problema del trapianto di  midollo osseo, l’ultima possibilità di guarigione per chi, affetto da  alcune malattie del sangue, fra cui gravi forme di Leucemia e Anemia  aplastica.
Diventare  donatori è facile e non occorrono grandi sacrifici se non quello di  essere pronti quando si è chiamati nell’eventualità che qualcuno,  malato, abbia bisogno di noi. Il rapporto di compatibilità tra malato e  donatore è 1 a 100.000: ciò vuol dire che tra di noi ogni 100.000  individui si può trovare uno compatibile a livello genetico.
Le  probabilità che qualcuno venga chiamato non sono altissime: ma dare la  propria disponibilità a donare qualcosa che nel volgere di una settimana  si rigenera nell’organismo senza traumi, anzi sapere che qualcuno vive  grazie a noi, averlo fatto rinascere una seconda volta, dovrebbe essere  la cosa più gratificante che ci sia anche perché chi più è colpito da  questo male spesso è un bambino.


Requisiti per diventare donatore

 
  • avere un’età compresa tra i 18 e 35 aani
  • Avere un peso corporeo di almeno 50 kg.
  • Godere di buona salute

     
La disponibilità del donatore rimane valida fino al raggiungimento dei 55 anni.
Come funziona

Dopo un colloquio con un medico, firmerai il consenso informato, l’adesione al Registro Italiano Donatori di Midollo Osseo (IBMDR) ed effettuerai  un semplice prelievo di sangue o di saliva.
 
Il campione di sangue o di saliva viene analizzato per ottenere la tipizzazione HLA del potenziale donatore che, da quel momento, sarà ufficialmente iscritto al Registro Italiano Donatori di Midollo Osseo (IBMDR).
 
Nel Registro vengono conservati i dati relativi alla tipizzazione, indispensabili per individuare la compatibilità tra donatore e ricevente. La privacy del donatore è però protetta da anonimato (il donatore è infatti identificato da un codice) e solo il medico del Centro Donatori che ha arruolato il donatore conoscere il suo vero nome e le sue generalità.
 
In caso di riscontro di un primo livello di compatibilità con un paziente che ha indicazione ad eseguire un trapianto di midollo, il donatore è richiamato per per effettuare indagini più approfondite con l’obiettivo di confermare la compatibilità con il paziente, e valutare in modo adeguato la sua idoneità alla donazione stessa.
 
Il potenziale donatore di Cellule Staminali Emopoietiche, quindi, si iscrive e resta in attesa di chiamata che avverrà soltanto nel caso di compatibilità con un paziente. Non si sa se verrà chiamato, non si sa quando e non si sa per chi.
La disponibilità del donatore, anonima e gratuita, non ha limiti geografici: potresti donare per un paziente italiano come per un paziente che vive dall’altra parte del mondo.
 
Ma non sarai tu a doverti spostare: il servizio sanitario si occuperà di trasportare il tuo prezioso dono lì dove ci sarà bisogno.
 
Il donatore, inoltre, diventa effettivo solo nel caso di compatibilità con un paziente: l’adesione formale, firmata all’atto del primo prelievo, ha valore di impegno morale. Fino all’ultimo il donatore può ritirare il proprio consenso e in tal caso si possono immaginare le conseguenze per il paziente in attesa di trapianto.

È stato dimostrato scientificamente che è possibile effettuare in sicurezza più di una donazione CSE. Il Registro Italiano (IBMDR), in collaborazione con il Gruppo  Italiano Trapianti Midollo Osseo (GITMO), ha stabilito comunque che i  donatori volontari possano donare per un solo paziente del registro.  Solo in rari casi è possibile un’ulteriore donazione a favore dello stesso paziente.
Questa seconda donazione può riguardare:
1) nuovamente le cellule staminali emopoietiche (in caso di mancato attecchimento del midollo donato)
2) Linfociti, ovvero cellule del sangue effettrici del sistema immunitario (in caso di rischio di ricomparsa della malattia).
La seconda donazione è regolata da precisi criteri a tutela del donatore, che non è comunque obbligato ad accettarla.
La scelta di permettere una sola donazione per il Registro è anche a  tutela di una eventuale donazione successiva per un familiare. Per i famigliari si rimane sempre e comunque disponibili.

Il midollo osseo è  un tessuto semiliquido situato negli spazi interni delle ossa del corpo  (soprattutto le ossa piatte. Esso contiene al suo interno le “Cellule  Staminali Emopoietiche” (CSE).
Il midollo osseo non è il midollo spinale. Il  midollo spinale infatti è parte del sistema nervoso ed è situato  all’interno della colonna vertebrale. Non ha quindi nulla a che fare con  le CSE.

La cellula staminale emopoietica è una cellula non ancora completamente differenziata, “pluripotente”, da cui hanno origine tutte le cellule del sangue e del sistema immunitario: globuli rossi, globuli bianchi e piastrine.
I globuli rossi sono deputati al trasporto di  ossigeno in tutto il corpo grazie ad una proteina in essi contenuta in  grandi quantità, chiamata emoglobina; le piastrine collborano al processo emostatico, ovvero prevengono le emorragie; i globuli bianchi  (presenti sia nel sangue che in altri tessuti) sono gli elementi  costitutivi del sistema immunitario e proteggono l’individuo dalle  infezioni (batteri, virus ecc.) e, almeno in parte, dagli stessi tumori.
La produzione di cellule del sangue avviene in continuo, in quanto  esse vivono nell’organismo per un determinato periodo di tempo e poi  muoiono, mentre le CSE si rinnovano di continuo e non muoiono mai.
In un contesto terapeutico, il trapianto di Cellule Staminali  Emopoietiche da un donatore compatibile, garantisce la produzione di  tutte le cellule del sangue e fornisce al ricevente un nuovo sistema  immunitario:
  • sostituisce un midollo malato di una malattia oncologica (leucemia,  linfoma ecc.), dopo un trattamento radio-chemioterapico che la eradica
  • permette una adeguata produzione di cellule del sangue in soggetti  affetti da una insufficienza funzionale (aplasia) o da un danno  congenito nella linea di produzione delle cellule (talassemia)
  • fornisce un sistema immunitario funzionante in soggetti che ne sono deficitari (immunodeficienze)

Il prelievo  avviene in un centro autorizzato, in anestesia generale (sedazione  profonda) o epidurale e dura circa 45-60 minuti. Il midollo viene  prelevato in maniera diretta dalle ossa del bacino (creste iliache  posteriori) con l’aiuto di una siringa munita di ago.
La quantità di sangue midollare¬† che viene prelevata varia in  funzione del peso del ricevente (0,7-1 litro), ovviamente senza poter  mai superare una dose di sicurezza determinata dal peso del donatore.  Dopo il prelievo il donatore è tenuto normalmente sotto controllo per  circa 24-36 ore prima di essere dimesso.
Si consiglia successivamente un periodo di riposo precauzionale di 4-5 giorni.
Il midollo osseo prelevato si ricostituisce spontaneamente in 7-10 giorni.










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